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Autore: Serena Ballarin
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Serena Ballarin
Dicembre 2025 – Firmacopie alla libreria Giunti di Ravenna
Era sabato mattina, 7 dicembre 2025 in una delle vie principali di Ravenna, presso la libreria Giunti di via Cavour. Mariasole, la ragazza che gestisce questo nido di cultura, mi accoglie calorosamente. Mentre appoggio il cappotto, con sorpresa, trovo vicino al tavolino allestito per me, sui cui campeggia una pila di copie del mio libro, una splendida donna dall’aria ribelle, come piacciono a me. Lavora come cassiera al Famila vicino a casa mia e quando faccio la spesa, non importa quante persone ci siano in fila, io scelgo la sua cassa, scelgo lei. E quel giorno, lei ha scelto me e il mio libro. Non conosco molto della sua vita eppure c’è una cosa che ci accomuna: quella luce negli occhi di chi vuole andare contro il sistema e vivere con gentilezza e spontaneità, dando valore alle relazioni. Il tempo volava, già mi preparavo ad accogliere un mio allievo di danza che con il libro acquistato on-line sotto il braccio era desideroso di una dedica. Tutto stava filando liscio, anche troppo velocemente, quando si avvicinano due donne al tavolo.
“Buongiorno”, dico alla ragazza con gli occhiali che mi trovo ferma e solida davanti. “Piacere, Serena” e le porgo la mano. La donna mi risponde: “Emanuela”.
Forse 2-3 secondi di silenzio, e subito la mia incredulità e commozione. Con gli occhi lucidi e la voce tremante penso di aver detto, ma non ne sono certa, “Cosa fai qui a Ravenna?” E Lei: “Sono qui per Te. Ho visto sui social che saresti stata qui con il tuo libro”. Emanuela è di Verona, la mia città d’origine, ed è stata una mia carissima educatrice ai tempi delle medie, in quei camposcuola estivi in Trentino Alto Adige, che non perdevo per niente al mondo.
Io ero ancora sconcertata dalla sorpresa e ci siamo raccontate un po’, dopo 20 anni che non ci vedevamo.
Quando mi sono ripresa è arrivato colui che mi è sempre stato accanto in questi ultimi anni, il mio caro amico dalla risata croccante e contagiosa, Enrico, che tra scatti, video e battutine mi ha aiutato non solo ad avere dei ricordi tangibili di questa giornata ma anche più scioltezza nel salutare le persone che entravano in libreria. Ringrazio Mariasole e la libreria Giunti per l’accoglienza, con la promessa di tornare prima di Natale e mi porto a casa le emozioni provate, i sorrisi scambiati e gli abbracci ritrovati. Chi l’avrebbe detto che il mio libro potesse portarmi così tanta vita vissuta e condivisa; mi auguro sempre di più!





